Perché l'aria condizionata ci fa ammalare?
Che ci si trovi nella casa in città o nella casa al mare, nessuno riesce a resistere a quelle torride notti d’estate e così mano sul telecomando ed ecco arrivare una fresca aria, che si diffonde in tutta la stanza. Solo così si riesce a prendere sonno cullati dalle fresche correnti e al mattino ci si risveglia con tutte le spie dei malanni attivate. Cosa è successo? L'aria condizionata che esce dai condizionatori ha il potere di farci ammalare? E se sì, come ci riesce?
Aria condizionata: fa bene o fa male?
Per prima cosa definivamo l’"aria condizionata” come l’aria di un ambiente interno che è stata artificialmente raffreddata, deumidificata e filtrata. A questa “aria” spesso viene attribuita la capacità di provocare patologie infiammatorie dell’apparato respiratorio e quindi malattie da raffreddamento. Molte persone la fuggono come fonte di ogni male, ma l’aria condizionata in realtà non fa ammalare. Anzi, permette di evitare i danni alla salute provocati dal caldo e umidità tipiche delle giornate e nottate estive, a patto di utilizzarla nel modo giusto.
1.Raffreddamento:
Il rapido passaggio da un ambiente caldo ad uno con una temperatura molto inferiore induce un temporaneo blocco dei meccanismi di difesa locale
delle vie aeree. Infatti,
l’aria fredda che viene inalata improvvisamente riduce il movimento delle
ciglia tracheobronchiali, attenuando la mobilità delle cellule implicate nei meccanismi immunitari e diminuendo l’afflusso di sangue nelle vie aeree per vasocostrizione.
Questo tipo di danno diventa ancora più rilevante se i passaggi dall’esterno caldo all’ambiente interno freddo sono ripetuti in tempi molto brevi, come succede a chi entra ed esce da una camera climatizzata o a chi fa brevi tragitti in auto con il condizionatore acceso. Bloccando questi meccanismi difensivi è quindi
più facile che si creino delle infezioni microbiche. Il freddo poi, soprattutto se causato da un potente flusso d'aria, è causa di
contratture muscolari
e di infiammazioni localizzate, all’origine di lombalgie e torcicolli.
2.Deumidificazione:
La deumidificazione riduce la sensazione di afa e permette al sudore di evaporare più facilmente dalla superficie corporea, raffreddandola con un meccanismo più naturale e fisiologico. Ovviamente se al raffreddamento dovuto all'evaporazione del sudore si aggiunge un eccessivo raffreddamento dell’aria, la temperatura corporea può ridursi troppo e creare squilibri al corpo umano. D’altra parte una deumidificazione eccessiva può rendere l’aria troppo secca, asciugando le vie aeree e limitando così la movimentazione delle secrezioni bronchiali. Ciò può condurre a irritazioni e infezioni che possono colpire le mucose delle prime vie aeree.
3.Filtrazione:
L'azione di filtrazione offerta dai climatizzatori è un bel vantaggio per la respirazione. Questa, infatti, permette di trattenere la polvere, i pollini delle piante e alcuni microbi nocivi. Se però il filtro non viene pulito, tutte queste impurità ristagnano all'interno del climatizzatore e poi vengono immesse, concentrate, nella propria camera da letto, nel proprio soggiorno o in cucina.
Consigli per usare al meglio l'aria condizionata:
- Non esagerare nel raffreddamento: la temperatura della stanza non deve mai essere inferiore ai 6 – 7 gradi rispetto a quella esterna;
- Attenzione ai getti di aria diretti: le bocchette di efflusso dell’aria fredda non devono essere oriente sulle persone, ma verso l’alto, per ottenere una temperatura uniforme ed evitare contratture muscolari;
- Mantenere sempre puliti gli impianti di climatizzazione;
- Mantenere una giusta umidità, attorno al 40-60%;
- Ridurre il raffreddamento durante la notte;
- Dopo una bella sudata, meglio asciugarsi o aspettare qualche minuto prima di accendere il condizionatore o prima di entrare in una stanza climatizzata.
- Spegnere il condizionatore qualche minuto prima di uscire dalla stanza climatizzata o dall’auto per acclimatarsi all’ambiente esterno.
- Non utilizzare il climatizzatore per viaggi in auto di durata inferiore ai 10 minuti.