Remissione spontanea del cancro e Covid-19
Durante la pandemia globale dalle quale siamo appena usciti, si riteneva che il
rischio di mortalità per COVID-19 fosse più elevato nei pazienti oncologici rispetto ai soggetti sani. Tuttavia, inaspettatamente, sono stati riportati alcuni casi di remissione spontanea del cancro, in assenza di un adatto trattamento antitumorale. Come è possibile? Sono già noti casi di remissione spontanea, ma come potrebbe essere implicata l'infezione da coronavirus?
In che modo il coronavirus può avere un impatto positivo sulla remissione dei tumori?
Studi recenti riportano due ipotesi:
- Una prima ipotesi riguarda la capacità del coronavirus di indurre una risposta infiammatoria acuta attraverso l'attivazione delle cellule immunitarie, quali i macrofagi e le cellule dendritiche, che in risposta al SARS-CoV-2, producono citochine infiammatorie, le interleuchine IL-6, IL-1, TNF-α e INF-γ, che si iper-attivano. Tali citochine promuovono uno stato attivato dei linfociti infiltranti il tumore, che portano alla morte delle cellule tumorali. In parole povere è come se il coronavirus attivasse alcune componenti del sistema immunitario, capaci di neutralizzare le cellule tumorali.
- La seconda ipotesi vede il Covid-19 come un virus oncolitico, ovvero in grado di prendere di mira in maniera specifica le cellule tumorali, replicandosi massivamente in queste fino a promuoverne la lisi cellulare e il successivo rilascio di modelli molecolari associati al danno (DAMP), come gli acidi nucleici virali e gli oligomeri. Sembra quindi che tale meccanismo possa stimolare ulteriormente la risposta immunitaria dell'ospite contro le cellule tumorali infette, causando così una regressione parziale del tumore.
Cosa significa remissione di un tumore?
Il termine “remissione” per una neoplasia rappresenta l’assenza di segni che indicano che la malattia è in atto (“remissione completa”). Quando invece il volume del tumore si è ridotto per effetto delle cure effettuate, la persona non accusa sintomi e non necessita di ulteriore trattamento, la remissione si definisce parziale.
La
remissione spontanea, chiamata anche
guarigione spontanea o
regressione spontanea, è invece un miglioramento inaspettato da una malattia che di solito progredisce nel tempo. Questi termini sono comunemente usati per miglioramenti transitori o finali riferibili ad un cancro. Esiste però una piccola differenza terminologica e, infatti, le
remissioni spontanee riguardano i
tumori del sistema ematopoietico (tumore del sangue, ad es. leucemia), mentre le
regressioni spontanee riguardano i tumori palpabili. Tuttavia, in ambito medico entrambi i termini sono spesso usati in modo intercambiabile.
Sono solo ipotesi?
Assolutamente No! Se vi state chiedendo se queste siano soltanto ipotesi, possiamo in realtà dirvi che seppur limitati, esistono diversi casi di pazienti oncologici, quindi immunosoppressi, per i quali le immagini radiologiche non lasciano spazio all’immaginazione: le lesioni tumorali sono sparite anche in assenza di un trattamento anti-tumorale specifico!
Le variabili da analizzare sono ancora tantissime, come la tipologia differente di tumore, la presenza o meno di metastasi, il contestuale utilizzo di vaccini, ed inoltre sono ancora limitati i dati di follow up che consentano di attestare la persistenza della regressione delle lesioni. Ci auguriamo che tali scoperte possano aprire nuovi orizzonti per lo sviluppo di trattamenti antitumorali innovativi e che ci permettano di raccogliere del buono da questi ultimi anni di pandemia.
Fonti bibliografiche:
-Spontaneous cancer remission after COVID-19: insights from the pandemic and their relevance for cancer treatment (link qui).